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Calorimetria indiretta e Plicometria

La Calorimetria indiretta

La calorimetria misura il dispendio energetico a riposo, cioè la quantità di Calorie necessarie per lo svolgimento delle funzioni vitali. L’importanza di tale valore è funzionale per l’impostazione di un piano dietetico che risponda alle esigenze energetiche che l’individuo ha e che permetta di mantenere i risultati raggiunti.

La calorimetria indiretta  consente di valutare il consumo energetico a riposo (metabolismo basale, in condizioni di digiuno) a partire dalla misurazione dell’ossigeno consumato.

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Calorimetria indiretta: durata dell’esame

L’esame, non invasivo, ha una durata di 15 minuti, durante i quali la persona viene analizzata in condizioni basali e standardizzate, a digiuno da 12 ore, a riposo, in condizioni di neutralità termica. Se associata alla bioimpedenziometria, la calorimetria indiretta consente di avere un importante quadro di riferimento per il calcolo del fabbisogno energetico basato sia sul suo dispendio a risposo che sui dati della composizione corporea.

 

La Plicometria

La Plicometria è una tecnica di valutazione del grasso corporeo. 

Per questa metodica viene utilizzato uno strumento definito plicometro, un calibro a molla in cui viene introdotta la plica cutanea da misurare. Lo strumento è dotato di una scala graduata che permette di rilevare la distanza tra le punte dello strumento al fine di indicare lo spessore della plica. Le pliche vengono rilevate in particolari zone del corpo secondo procedure standardizzate. I valori delle singole pliche possono essere confrontati in specifici casi con valori di riferimento, ma più frequentemente sono utilizzati per valutare le variazioni del grasso sottocutaneo rilevato in una determinata zona del corpo nel tempo, o sono utilizzati in specifiche formule validate che permettono di stimare la percentuale di massa grassa del corpo.