Con il passare degli anni la pelle si modifica perdendo elasticità, lucidità e morbidezza. Causa principale di questo processo d’invecchiamento è la disidratazione degli strati superficiali della pelle che causa una minore attività delle molecole in esso contenute. La biorivitalizzazione è considerata un trattamento “soft-strong”: “Soft” perché consente di mantenere la routine quotidiana e “strong” per la sua efficacia a lungo termine.

Più nello specifico la biorivitalizzazione è una tecnica innovativa utilizzata per portare all’interno della pelle, attraverso una metodica iniettiva (microiniezioni), sostanze atte al nutrimento e all’idratazione della pelle. La biorivitalizzazione è quindi ottima per il ringiovanimento cutaneo, contrastando l’invecchiamento. Ma come avviene il trattamento? Si iniettano, al livello superficiale, sostanze biocompatibili e riassorbibili che stimolano le funzioni della pelle favorendo il riequilibrio della fisiologia e una riattivazione del derma.

Anche se può sembrare simile ai filler la biorivitalizzazione è una terapia molto diversa, in quanto ha l’obiettivo di idratare, nutrire e stimolare la produzione di fibre di collagene ed elastina obbligando la pelle ad autoripararsi. Il risultato è una pelle più compatta e tonica.

La biorivitalizzazione è indicata per persone dai 35 anni in su, come trattamento preventivo, e dai 45, come trattamento curativo.